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VISITA A PADOVA

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PADOVA TRA MEDIOEVO E RINASCIMENTO

Dopo un lungo letargo invernale e a pochi giorni dall’inizio della primavera siamo partiti per il nostro primo tour, meta la città di PADOVA.

Sabato 9 marzo alle ore otto, come sempre tutti puntuali, siamo partiti accompagnati dal nostro nuovo Console Meris Cantoni, dal nostro caro Antonio Rossi e dall’impeccabile organizzatore Tiziano Lotti.

Al nostro arrivo ci attendevano il Console neo eletto di Padova M.d.L Alida Maria Gherardo e la guida che ci hanno accompagnato per l’intera giornata.

Come da programma la prima visita è stata alla Cappella degli Scrovegni che si trova nel centro storico della città ed ospita un celeberrimo ciclo di affreschi di Giotto dei primi anni del XIV secolo, considerato uno dei capolavori dell’arte occidentale, pari solamente alla Cappella Sistina di Michelangelo.

La Cappella, nella quale sono raffigurate numerose storie tratte dal Vecchio e dal Nuovo Testamento, era stata acquistata dagli Scrovegni, ricca famiglia  padovana di banchieri ed usurai e, tra il 1304 e il 1306, ne fu affidata a Giotto la decorazione pittorica per volere di Enrico Scrovegni, in suffragio dell’anima del padre Reginaldo, collocato da Dante nell’ Inferno in quanto usuraio.

Ancora estasiati da ciò che avevamo appena visto, abbiamo proseguito verso la Chiesa degli Eremitani, edificata nel 1276 in onore dei Santi Filippo e Giacomo, dove abbiamo potuto ammirare la celebre Cappella Ovetari, nella quale si trovano affreschi del Mantegna e di altri celebri pittori, in parte ricostruiti e riesposti al pubblico nel 2006 dopo i gravi danni subiti dalla Cappella nel bombardamento dell’ 11 marzo 1944.

Confortati dal pallido sole che ci attendeva all’uscita, abbiamo percorso a piedi le vie del centro di questa splendida città medievale raggiungendo il Caffè Pedrocchi, uno dei più conosciuti caffè europei e uno dei pochi superstiti tra gli antichi caffè italiani.

Grazie alla sua posizione centrale e alla vicinanza con la sede dell’Università, il caffè divenne presto punto di riferimento della vita culturale e commerciale della città e ritrovo per studenti, artisti, letterati e patrioti.

Poco più avanti si trova la sede storica dell’Università di Padova, un ateneo prestigioso che ospitò personaggi illustri, come Galileo, Copernico, Papa Sisto IV, Ippolito Nievo e che vide, negli anni ’60, laurearsi un giovane Antonio Rossi.

Questa Università è chiamata popolarmente il Bo’ perché realizzata inglobando un antico albergo che aveva appunto il bue come insegna trovandosi accanto ad alcune macellerie.

Ancora pochi passi e abbiamo raggiunto il Palazzo della Ragione, antica sede dei Tribunali cittadini di Padova. Il piano superiore è occupato dalla più grande sala pensile del mondo, detta  “Il Salone” con un soffitto ligneo a carena di nave e con affreschi del ‘400 raffiguranti un ciclo zodiacale.Il Palazzo divide le due grandi piazze delle Erbe e delle Frutta, sedi dei mercati padovani.

Quando ormai la fame, come sempre in perfetto orario, cominciava a farsi sentire, ci ha accolto il “Ristorante Zaramella”, dove un ottimo servizio e l’eccellente qualità del menù, insieme a piacevoli chiacchiere, ci hanno concesso un meritato riposo; abbiamo quindi ripreso la nostra passeggiata per la città, graziati sempre dal tempo che per l’intera giornata si è fortunatamente mantenuto buono.

Ci attendeva la visita della Basilica di Sant’ Antonio, uno dei più conosciuti luoghi di culto cattolici  ed uno dei santuari più venerati del mondo cristiano. Conosciuta dai padovani semplicemente come “il Santo” è una delle più grandi chiese del mondo: in essa sono custodite le reliquie di Sant’ Antonio di Padova, ed il piccolo spazio circostante, opportunamente delimitato, è territorio dello Stato Vaticano.

Dopo una visita silenziosa ed emozionante all’interno della Basilica abbiamo proseguito verso la Basilica di Santa Giustina della quale abbiamo ammirato gli esterni. Ultima meta il Prato della Valle, la più grande piazza della città e una delle più grandi d’Italia e d’Europa, caratterizzata da un’isola ellittica centrale chiamata Isola Memmia, circondata da una canaletta sulle cui sponde si trova un doppio anello di statue.

PADOVA è detta anche la città dei tre “senza” perché i suoi simboli più importanti sono ………senza qualcosa:

 - il “Caffè Pedrocchi”, storicamente noto come caffè senza porte

 - il “Prato della Valle”, prato senza erba

 - infine il protettore della città, Sant’ Antonio, semplicemente chiamato “il Santo” senza       citarne il nome.


Salutiamo questa città che combina con successo la sua storia millenaria con uno stile elegante che le conferisce un aspetto attraente e romantico, raffinato e discreto.

Un saluto particolare al Console di Padova ed un invito per una visita alla nostra città Modena.

Si riparte, tutti in pullman e prima di ritornare nelle nostre case un ringraziamento a tutti i partecipanti a questa splendida giornata da parte del nostro Console Meris Cantoni ed un arrivederci al prossimo 11 APRILE, meta ROMA!!!!

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